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Notizie

Le disposizioni in materia di fatturazione elettronica previste nel DDL della legge di bilancio 2018 rientrano tra le misure mirate ad aumentare la capacità dell’amministrazione di prevenire e contrastare efficacemente l’evasione fiscale e le frodi IVA.

Il nuovo obbligo di fatturazione elettronica riguarda tutti i soggetti IVA, ad esclusione dei forfettari, e scatterà dal 1° gennaio 2019.n In particolare l’articolo 77 introduce un sistema generalizzato di fatturazione elettronica obbligatoria (la cd. e-fattura), prevedendo la fine dello spesometro quando il sistema sarà pienamente operante. Per le fatture elettroniche è necessario utilizzare la piattaforma SDL dell’Agenzia delle Entrate.

Saranno escluse solo le cessioni di beni e le prestazioni di servizio effettuate nei confronti di soggetti che non sono stabili in Italia, che devono inviare i dati telematicamente all’Agenzia entro 5 giorni del mese successivo.

Le modifiche apportate dal DDL al decreto legislativo 127/2015 prevedono inoltre:

– che l’emissione di fatture con modalità diverse da quelle elettronica sarà considerata non emessa e come tale sarà sanzionata.
– l’utilizzo della fattura elettronica riduca di due anni i termini per l’accertamento per i soggetti che garantiscono tracciabilità dei pagamenti ricevuti e effettuati sopra i 500 euro.

Le imprese e i professionisti in contabilità semplificata che opteranno per la fatturazione elettronica per la comunicazione di acquisti e compensi avranno diritto a semplificazioni come la predisposizione dall’agenzia della dichiarazione precompilata, della dichiarazione Iva e le bozze f24.

Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legislativo di riforma dell’Agea. «Con la riforma di Agea – ha detto il ministro competente e proponente, Martina, avviamo un percorso di riforma e ci dotiamo di strumenti più utili per rendere più puntuali ed efficienti i pagamenti degli aiuti europei agli agricoltori. È uno dei nodi più difficili con i quali ci siamo confrontati in questi anni, e puntiamo a un miglioramento complessivo del sistema».

I punti cardine della riforma sono i seguenti:

- migliorare la qualità dei servizi erogati alle imprese agricole. A questo scopo si interviene per valorizzare il ruolo dei Centri di assistenza agricola (Caa), con maggiore trasparenza, efficienza e tutela degli agricoltori;

- rendere più efficienti e tempestivi i pagamenti. Per questo si rafforza l’integrazione anche informatica tra Agea e gli organismi pagatori regionali e si interviene con modifiche sostanziali sul Sian che diventa sistema unico per la gestione dei servizi essenziali trasversali; 

- razionalizzare e contenere la spesa con la riorganizzazione di Agecontrol all’interno di Agea.

- BRUXELLES - Dai 3,4 ai 9,7 miliardi in meno in sette anni, dopo il 2020. Questo sarebbe l'effetto sull'Italia di un ipotetico taglio del bilancio Pac dal 15 al 30% secondo un documento della Direzione generale agricoltura della Commissione Ue, di cui l'ANSA ha preso visione. Il testo fa parte dei documenti di simulazione realizzati da diverse Dg in risposta ai tre scenari principali proposti da Bruxelles nella comunicazione sul futuro bilancio pluriennale Ue, che dovrà fare i conti con il post Brexit.

Il primo scenario, denominato 'di riferimento', applica un taglio lineare degli stanziamenti attuali Pac del 15% a prezzi correnti, il secondo ripete l'esercizio con tagli del 30%, mentre la terza ipotesi è quella dello status quo. Oltre a mostrare l'impatto sulle casse dei diversi paesi, la Dg Agri difende il capitolo di bilancio della Pac elencando gli effetti negativi sulle aziende agricole grandi e piccole, sulla stabilità del reddito degli agricoltori e sui diversi settori, con allevamento, cereali e colture proteiche a soffrire di più.

Nel testo si esamina anche l'ipotesi del co-finanziamento nazionale che "provocherebbe forti squilibri tra Paesi", minando alle fondamenta "il mercato unico dei prodotti agricoli". Nello scenario ipotizzato di una partecipazione finanziaria del 30% da parte dei paesi alla spesa per gli aiuti diretti agli agricoltori, il saldo sarebbe positivo per alcuni contributori netti. Per Italia, Germania e Olanda i risparmi teorici dei contributi al bilancio Pac eccederebbero i costi addizionali per il co-finanziamento.

Simulazioni Commissione per bilancio post 2020 dopo Brexit

Fonte -  ANSA